Il paziente odontoiatrico “speciale” è una persona che a causa delle proprie condizioni di salute presenta un rischio di tipo medico al trattamento odontoiatrico. Queste condizioni possono essere legate alla presenza di una patologia, all’età avanzata o alla terapia farmacologica.
Grande attenzione ai pazienti speciali
Il paziente odontoiatrico “speciale” è una persona che a causa delle proprie condizioni di salute presenta un rischio di tipo medico al trattamento odontoiatrico. Queste condizioni possono essere legate alla presenza di una patologia, all’età avanzata o alla terapia farmacologica.
I pazienti “speciali”, devono venire identificati e sottoposti a percorsi di trattamento dentale volti a minimizzare il rischio di aggravamento della loro salute generale e il primo passo è un’ampia raccolta dei dati di anamnesi medica, farmacologica e dentale.
Importante la collaborazione con il medico di base o lo specialista curante per un bilancio medico aggiornato e un aggiustamento o una modifica della terapia farmacologica.
Lo Studio è dotato di tecnologie e apparecchiature diagnostiche per il monitoraggio e la prevenzione di complicanze intra-operatorie: pulso-ossimetro, sfigmomanometro, fonendoscopio, glucometro, kit per la rianimazione cardiopolmonare, defibrillatore semiautomatico, farmaci salvavita, somministratore di ossigeno medicale, elettrocardiografo a stampa di tracciato ECG, possibilità di praticare un accesso venoso periferico pre-operatorio con ago cannula, possibilità di poter somministrare per endovena farmaci urgenti in caso di emergenze.
Il personale dello Studio è addestrato per affrontare emergenze BLS (Soccorso Vitale Basico) e ALS (Soccorso Vitale Avanzato).
E’ possibile l’assistenza diretta di un anestesista/rianimatore o di un medico specialista indicato dal paziente.
Pazienti con patologie cardio-vascolari
Di fronte a pazienti con patologie cardiovascolari, sia che si tratti di ipertensione arteriosa che di cardiopatia ischemica, di aritmie o di insufficienza cardiaca, lo Studio richiede un bilancio specialistico aggiornato (ECG, esami ematochimici e visita cardiologica), soprattutto quando l’intervento sia di natura chirurgica e richieda la sospensione della terapia anti-aggregante o anticoagulante. Si provvede ad un trattamento di prevenzione/profilassi antibiotica dell’endocardite batterica nei pazienti con valvulopatie o protesi valvolari cardiocircolatorie, in caso di interventi comportanti sanguinamento importante (compresa l’ablazione del tartaro o interventi gengivali). Nel caso di pazienti portatori di pace-maker, se ne verifica il modello per evitare interferenze sul loro corretto funzionamento con le apparecchiature elettriche o generanti radiofrequenze presenti nello Studio. L’intervento è sempre eseguito monitorando i parametri cardio-circolatori e pressori.
Pazienti con patologie della coagulazione primaria
Per i pazienti soggetti a insufficienza epatica, piastrinopatia, emofilia, ecc., prima dell’intervento è importante verificare i valori dei fattori di coagulazione; in caso di necessità, l’ematologo potrà prescrivere infusioni di pappe piastriniche o fattori della coagulazione carenti. Dopo l’intervento, potranno essere utili farmaci che aiutino la coagulazione
Pazienti con allergia ad anestetici o farmaci
Per questi pazienti è indispensabile una valutazione dall’anamnesi dei farmaci ai quali si presenta allergia per evitarli nella terapia domiciliare e può essere necessario un test dell’anestetico impiegato presso un centro ospedaliero specializzato. Si prevede anche una premedicazione con farmaci preventivi delle crisi allergiche (cortisone, antistaminici) e un monitoraggio durante l’intervento dei parametri funzionali cardio-respiratori e pressori. Assimilabili ai pazienti allergici troviamo:
- I pazienti affetti da SMC (Sensibilità Multi Chimica)
- I pazienti allergici al lattice, per i quali si useranno guanti in polivinile o altro materiale tollerato
Pazienti con patologie gastro-intestinali
Per questi pazienti viene fatta una scelta di farmaci antibiotici/antinfiammatori con minimo impegno metabolico gastro-intestinale, una premedicazione con gastro-protettori e una prevenzione alla colite associata ad antibiotico con fermenti lattici.
Pazienti anziani “fragili”
Sono così definibili i pazienti ultra 75enni in politerapia cronica per disturbi o affezioni cronico-degenerative legate all’età, con uno stato di salute bilanciato, ma che può essere messo in crisi dallo stress psicologico o dall’intervento stesso. Particolare cura viene posta a ridurre tale possibilità programmando l’intervento e garantendo l’assistenza post operatoria in giornata e nei giorni a seguire.
Pazienti con patologie respiratorie
Per i pazienti affetti da asma, broncopatie o insufficienza respiratoria, l’odontoiatra provvede al controllo dello stress operatorio con una pre-medicazione ansiolitica, la somministrazione di ossigeno con una mascherina nasale e il monitoraggio durante l’intervento dei parametri funzionali cardio-respiratori e pressori.
Pazienti con patologie endocrine
Per i diabetici in terapia insulinica, si provvede ad adeguare la dose in rapporto allo stress operatorio con una profilassi antibiotica in caso di rischio infezioni e la valutazione della glicemia. Per gli affetti da ipertiroidismo, prevenzione delle crisi con anestetico locale senza vasocostrittore. Per tutti questi pazienti, monitoraggio durante l’intervento dei parametri funzionali cardio-respiratori e pressori.
Pazienti con patologie epatiche
Per i pazienti affetti da epatiti croniche attive/infettive o insufficienza epatica, si scelgono farmaci antibiotici/antinfiammatori con minimo impegno metabolico epatico.
Pazienti con patologie renali
Per i pazienti con insufficienza renale o per i dializzati, l’odontoiatra opera una scelta di farmaci antibiotici/antinfiammatori con minimo impegno metabolico renale; per i pazienti dializzati è necessaria una scrupolosa valutazione prima dell’intervento e un monitoraggio durante l’intervento dei parametri funzionali cardio-respiratori e pressori.
Pazienti affetti da epilessia
Per i pazienti affetti da epilessia, si ha cura di evitare stimoli luminosi o rumori che possano scatenare una crisi e si attua una premedicazione ansiolitica.
Pazienti in trattamento con bifosfonati
In questi casi, è necessaria una profilassi antibiotica per la prevenzione dell’osteo-necrosi dei mascellari dopo le estrazioni dentarie e l’uso di tecniche minimamente traumatiche sull’osso, con sutura ed emostasi secondo le raccomandazioni del protocollo ministeriale.
Pazienti immunodepressi, in chemioterapia o dopo radioterapia per patologie oncologiche
In questi casi, si prevede un attento bilancio pre-operatorio (ematochimico), la minimizzazione dello stress e il monitoraggio durante l’intervento dei parametri funzionali cardio-respiratori e pressori.
Per i trapiantati, lo Studio dà grande importanza alla prevenzione e alla profilassi di infezioni post-operatorie.
Pazienti in terapia con farmaci neurologici maggiori
Per i pazienti in cura con antidepressivi, neurolettici o anti-psicotici, è necessaria una valutazione delle possibili interazioni fra anestetici locali e terapia specialistica.
Rientrano nei pazienti “speciali” le sotto-elencate categorie, che non presentano veri e propri rischi di salute sottoponendosi al trattamento dentario, ma che comunque presentano una problematica che deve essere gestita e risolta in modo “speciale” rispetto ai pazienti ordinari.
Pazienti in gravidanza e allattamento
L’odontoiatra, previo consulto della paziente con il proprio ginecologo o pediatra, prescrive al bisogno farmaci concessi secondo le più aggiornate indicazioni in materia e, se possibile, dilaziona gli esami radiologici e gli interventi con impiego di anestesia o ad alto stress a dopo il parto. Interviene per sedare il dolore, per risolvere ascessi acuti e otturazioni provvisorie, rimandando a dopo il parto le cure definitive. Sono possibili interventi di conservativa e profilassi da condursi senza anestesia. Si consiglia il protocollo di prevenzione e profilassi raccomandato a livello Ministeriale (sedute di pulizia professionale allo scadere di ogni trimestre, consigli per igiene domiciliare, assunzione di fluoro topico e sistemico dal V mese). Durante l’allattamento è possibile eseguire esami radiografici e assumere farmaci concessi, rimandando gli interventi chirurgici e con uso di anestesia a fine allattamento.
Pazienti vagolabili
Sono quei pazienti che tendono allo svenimento in occasione di iniezioni, prelievi sangue, vista del sangue e degli aghi. In questi casi, il paziente viene sdraiato, supino, in modo che il capo sia situato inferiormente a ginocchia e bacino e viene utilizzata una pre-anestesia mucosa nel sito di iniezione. Si sconsiglia di assistere agli interventi ad accompagnatori impressionabili di minori o di famigliari necessitanti di assistenza, onde evitare di dover essere a loro volta soccorsi al posto del paziente operato.
Pazienti con marcato riflesso faringo-laringeo (riflesso del vomito)
In questi casi, si procede con una pre-medicazione con antistaminici o anti-emetici e con anestesia per contatto con apposito spray della mucosa palatina e della lingua prima della presa di impronte o del trattamento.
Pazienti non collaboranti
Nel caso di pazienti con scarso livello di collaborazione (quali, ad esempio, bambini o pazienti con deficit cognitivi), si procede con una sedazione con protossido d’azoto, l’utilizzo di pre-anestesia mucosa nel sito di iniezione e con tanta pazienza da parte del team odontoiatrico.
Pazienti domiciliari
Ai pazienti domiciliari (persone allettate, con difficoltà di mobilizzazione e trasporto, ricoverati presso strutture o residenze sanitarie) viene offerto un servizio domiciliare di libera professione (extramoenia) di visite per programmare gli interventi da eseguire successivamente in studio, per prescrivere terapie antibiotiche, per rimuovere suture dopo estrazioni o interventi, per la valutazione di danni ad apparecchi protesici o per la loro manutenzione.
Pazienti fobici con paura del dentista
Nel caso di pazienti fobici, si procede con pre-medicazione ansiolitica, sedazione con protossido d’azoto, minimo stress e tanta pazienza da parte del team odontoiatrico.
Pazienti con disabilità neuro-sensoriali-motorie
Nel caso di pazienti con deficit cognitivi, malattia di Alzheimer, morbo di Parkinson (tremori), deficit uditivi, ipovedenti, paraplegici, costretti a utilizzare carrozzine, la programmazione dell’intervento viene fatta ponendo in atto accorgimenti (quali le posizioni della poltrona odontoiatrica) per ridurre al minimo lo stress e neutralizzare i possibili effetti dell’handicap presentato.